Non siamo qui che per lottare: senza le lotte e le sofferenze non possiamo avanzare. Bisogna fare degli sforzi per sopportare tutto con pazienza e rassegnazione. Agendo così, il Maestro verrà in nostro soccorso. Bisogna dissodare un campo sterile e costruirvi un tempio in tre giorni (12.2.1895).
È quasi altrettanto difficile acquistare la pazienza quanto l’amicizia per i propri fratelli, l’amore del prossimo (24.3.1902).
Sarebbe più facile essere pazienti se vivessimo soli, ma il Cielo non lo vuole e ci fa vivere in società , affinché sappiamo che non siamo perfetti (5.3.1902).
Non guardate che il passo immediato, non preoccupatevi degli orizzonti più lontani.
Volete tutti camminare come il lampo e non siete pronti, siatene certi: la vostra testa non andrà più svelta dei vostri piedi, i vostri piedi non andranno più svelti dei vostri fianchi, i vostri fianchi dei vostri capelli.
Se fate fiorire un albero prima del tempo, lo rovinate. Non andiamo più veloci del tempo, andiamo soltanto tanto veloci quanto esso ci spinge (27.5.1897).
Anche quando le cose giungono al tempo loro, bisogna pagarle. A maggior ragione bisogna pagarle molto care se si vuole che vengano prima del tempo loro. Ma se si lascia che le cose si facciano alla loro ora, è meglio.
Non dobbiamo avere l’ambizione di andare veloci, non promettiamo più di quanto possiamo mantenere (aprile 1897).
Se siamo impazienti, è una prova che dobbiamo lavorare per allontanare questa impazienza da noi. |