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Vita e parole di Maitre Philippe Il Vangelo di Maitre Philippe

Non siamo mai contenti, ci lamentiamo sempre. Dio se bene quel che ci occorre; così Egli ci tratta per quel che siamo: bambini piccoli (22.8.1897).
Dio ci ama, vorrebbe vederci progredire, ma facciamo così poca strada! In un’esistenza avanziamo press’a poco dello spessore di un capello, e ancora è necessario che veniamo spinti, che le avversità ci costringano ad avanzare. Senza di che torneremmo indietro. Ma Dio, nella sua bontà infinita per noi, vuole che avanziamo e che non restiamo in ritardo. Accanto alle avversità vi è il coraggio per sopportare ciò che ci viene mandato, e se noi non ci sentiamo abbastanza forti, chiediamo a Dio ed Egli ci darà quello di cui abbiamo bisogno (14.11.1894).
Non dovremmo mai lamentarci quando ci capitano delle difficoltà, perché tutto è stato creato da Dio, ed Egli sa meglio di noi quel che ci occorre; noi non abbiamo mai che quello che possiamo sopportare. Non ci lamenteremmo mai se sapessimo quanto dolore diamo all’angelo che è incaricato di guidarci, quando diciamo: «Oh, è troppo, è troppo pesante, non ne posso più» (19.11.1894).
Quando incontrate una persona di vostra conoscenza, invece di lamentarvi, se le diceste: «Io ho avuto sì dei guaì, ma ora non ne ho più», ciò farebbe del bene a quella persona, perché direbbe: «Se i guai sono passati per lui, passeranno anche per me, non dureranno per sempre». Con queste parole riconfortereste quella persona. Il suo angelo custode e il vostro sarebbero felici.
Non sentirsi, non lasciarsi andare, camminare anche quando si ha male.
Lo scoraggiamento è un passo falso, non lo fate diventare una caduta.

Quel che ci impedisce di camminare è l’orgoglio, l’egoismo, il dubbio. Non ci rimane per il momento che fare degli sforzi per amare il nostro prossimo come noi stessi. Se potessimo riuscirci, avanzeremmo a passi da gigante.
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