Le nazioni hanno dei debiti da pagare come gli uomini, e, essendo legati al suolo, dobbiamo anche noi scontare per le nazioni la nostra parte di debiti.
Si può rimanere a lungo senza progredire. Ma viene un momento in cui si è spinti dalle avversità o dalle malattie occorre allora avanzare malgrado se stessi l’ora è venuta, è Dio che lo vuole (15.3.1896).
Cosa succede quando un governo precipita in un’apatia completa? Le nazioni vicine gli dichiarano guerra e sono spesso vittoriose. È il pungolo di cui Dio si serve per svegliare gli uomini quando cadono nella pigrizia. Così la guerra, benché lasci la rovina sul suo passaggio, ha il suo lato buono, poiché risveglia l’uomo e lo costringe a vegliare sul proprio paese. Per noi, il paese che dobbiamo proteggere, è il nostro cuore. Dobbiamo difenderlo dallo spirito del male. Se cadiamo nella pigrizia, il male entra nel nostro cuore e più tardi saremo costretti a soffrire molto per estirparlo. Cadremo molto in basso, veramente in basso, e allora il bisogno, forse la fame, ci obbligheranno a uscirne fuori (15.3.1896).
La guerra è una condizione necessaria dello stato umano. Se artificialmente venissero eliminate le frontiere, la guerra rinascerebbe tra famiglie. La pace generale può esistere solo il giorno in cui, dopo una guerra universale, resterebbe sulla Terra solo un pugno d’uomini, centomila in Europa, per esempio. Questi uomini, lontani dal farsi guerra, si unirebbero allora, ma lotterebbero ancora contro gli animali.
La guerra fa scorrere del sangue, cadere delle teste ma cosa importa? Vedete cadere delle teste, ma ne siete certi? E, quando quelle teste cadono, su un altro pianeta sono delle persone che mietono il grano.
Non vi ricordate dunque che vi ho spiegato come la morte non sia terrificante che per coloro che circondano il soggetto destinato a sparire dal numero dei mortali non m’avete forse chiesto la prova di quanto dicevo? Non vi ho forse detto che un cliché vi si mostra e che voi, come una macchina automatica, eseguite il cliché, vale a dire i decreti di Dio? (12.2.1901).
Chi è in guerra deve ogni mattina chiedere a Dio di non offenderLo, volontariamente o meno, e allora il Cielo dirigerà le sue armi in modo che non facciano del male. |