L’uomo è stato creato sulla Terra e su molte altre Terre. Poiché non bisogna credere che ve ne sia soltanto una, così come vi sono molti Cieli e questo già da prima della creazione (21.11.1894).
Dopo l’arrivo dei diversi vegetali, animali ecc., che furono messi sul nostro pianeta allo stato di vibrioni, l’uomo vi fu posto. Egli veniva da un altro pianeta, molto vicino, di cui ignoriamo l’esistenza, perché i nostri occhi non sono stati fatti per trapassare la cortina che ci separa da esso. L’uomo fu dunque messo quando tutto era stato preparato per lui (30. 1.1900).
Quando l’uomo è venuto sulla Terra, un sipario si è alzato: egli si è trovato qui come per incantesimo.
L’uomo è stato creato così com’è; non si potrà mai dirgli il cammino che ha da fare, poiché sarebbe scoraggiato e non vorrebbe più muoversi.
Dio ha creato l’uomo perfetto in apparenza, ma egli aveva in sé i sette peccati capitali (4.2.1902).
Noi siamo sulla Terra per un tempo molto breve, perché dobbiamo dimorare in molte case. La vita su ogni pianeta è proporzionata alla grandezza del pianeta. Se il pianeta è grande, si vive più a lungo. Allora il corpo è più forte, vale a dire che è meglio organizzato per resistere più a lungo. Se è piccolo la vita è più corta (5.11.1889).
La nostra razza è malata perché portiamo un fardello di scienza troppo pesante per noi. Abbiamo preso una scorciatoia. Se avessimo atteso, il Cielo ci avrebbe forse dato ancor più di quanto ne sappiamo ora (7.6.1904). |