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Vita e parole di Maitre Philippe Il Vangelo di Maitre Philippe

Il tempo

È l’uomo che fa il tempo.
Il tempo non esiste dall’altra parte, e non è lo stesso per tutti i mondi. Per gli uni un’ora dura degli anni, e per altri l’inverso (10.1.1894).
Su altri pianeti il tempo è diverso dal nostro. Il tempo e lo spazio non sono assoluti, differiscono a seconda dei mondi. È così che su certi pianeti dove sono passato, la notte dura un secolo del nostro tempo terrestre, tutto vi è più lungo: la vita degli uomini, la durata del respiro ecc. Un ceppo messo al fuoco brucia per venticinque anni. I boschi sono di abete o di una specie di legno simile all’abete, le case isolate nei boschi, non ci sono città. Tre ceppi fanno una notte, o un secolo. Gli esseri di quei pianeti possono così, in certi casi, venire a vivere un’esistenza umana terrestre durante il loro sonno. Se il sonno è corto, se il tempo altrove è più breve, ciò spiega la vita troncata bruscamente, i bambini richiamati bruscamente da qui.
Il tempo che noi passiamo su questa Terra è eccessivamente corto: è pressappoco di un secondo, paragonato alla nostra esistenza sugli altri pianeti. Vi sono dei pianeti dove l’esistenza dura migliaia di anni, e altri dove più si vive più si diventa giovani. Per questo è detto: nella casa di Dio vi sono molte stanze (11.6.1894).
Voi siete cinquanta persone qui, e non ve ne sono due per le quali il tempo abbia lo stesso valore.
Le parole “un tempo, un giorno” sono impiegate nelle Scritture in molti sensi diversi. Alcuni profeti calcolano un giorno = 1.000 anni e anche un tempo, altri contano un tempo = 7 generazioni o a volte 14. Infine può anche essere 24 e oltre, ed è allora un tempo molto lungo, indeterminato, e ciò corrisponde alla consumazione dei secoli.

Lo Spazio

Tutte le anime potrebbero stare sulla punta di uno spillo e per tutto ciò che è nell’universo è la stessa cosa (19.1.1897).
Tutto è nello stesso luogo.
Non vi sono distanze, non c’è che un velo, ma solo il Cielo può sollevare questo velo.

Lo spazio non è vuoto, ma pieno. I piani, gli elementali, sono in noi; anche il Cielo è in noi, siamo noi che non siamo nel Cielo. Tutto è in noi, noi siamo come allo stato embrionale (21.5.1902).
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